La Biblioteca Agostiniana del Convento di Santo Spirito ha ufficialmente riaperto al pubblico il 6 maggio 2025, dopo un attento lavoro di riordino e inventariazione condotto da un piccolo gruppo di volontari: un archivista, una storica dell’arte, uno storico e un’esperta di libri antichi. L’intervento, realizzato con la collaborazione dell’associazione A Minimo Incipe, ha riguardato il fondo antico, i manoscritti, i libri di coro miniati e l’archivio storico del convento.
Fondata nella seconda metà del XIII secolo, la Biblioteca è uno dei più antichi e significativi scrigni di sapere dell’Oltrarno fiorentino. Fin dal Quattrocento, nel convento era attivo uno scriptorium dotato di libraria, che alla metà del XV secolo possedeva già 577 manoscritti. Tra le testimonianze più preziose figura la donazione di codici da parte di Giovanni Boccaccio al frate agostiniano Martino da Signa, suo confessore.
La “Libraria Maior” conservava prevalentemente testi religiosi (369 codici), mentre la “Libraria Parva” custodiva 107 codici letterari, incluso il fondo boccaccesco. Altri 101 codici furono donati al convento da Padre Guglielmo Becchi.
Con il passare dei secoli, la biblioteca si arricchì grazie a nuove acquisizioni e donazioni, tra cui quelle dei Padri Lorenzo Berti e Lorenzo Coquai – quest’ultimo confessore della Granduchessa Cristina di Lorena, che fece edificare una nuova biblioteca tra i due chiostri nel Seicento. Nel 1704 fu realizzato un nuovo e ampio locale appositamente dedicato, sopra la Cappella Corsini, nel Chiostro dell’Ammannati.
Le soppressioni e la rinascita
Nel 1808, in seguito alla soppressione napoleonica degli ordini religiosi, gran parte del patrimonio librario fu requisita dal Demanio francese e destinata a biblioteche pubbliche, accademie e istituzioni statali. Solo nel 1816, con il ritorno del Granduca Ferdinando III, una piccola parte dei testi fu restituita ai frati agostiniani, che cominciarono lentamente a ricostruire la collezione.
Una nuova significativa dispersione avvenne nel 1866, con la soppressione degli ordini religiosi da parte del Regno d’Italia. Il Chiostro dell’Ammannati fu assegnato all’Esercito Italiano, che lo occupa ancora oggi. Ai religiosi fu lasciata solo una parte dei volumi di carattere religioso e alcune raccolte personali, da cui prese avvio una nuova, tenace ricostruzione.
Il ruolo di Padre Stanislao Bellandi
Una figura centrale nella rinascita della biblioteca è stata quella di Padre Stanislao Bellandi, che nel 1927 riuscì a predisporre una sala con scaffalature moderne per accogliere la nuova collezione in formazione. Grazie a donazioni e acquisizioni, la biblioteca tornò lentamente a crescere. La sala predisposta da Padre Bellandi ospita oggi il fondo antico a stampa, mentre due stanze adiacenti conservano i manoscritti e i 14 corali miniati.
In riconoscimento del suo impegno e della sua lungimiranza, la Biblioteca Agostiniana è oggi a lui intitolata.
Un nuovo slancio verso il futuro
È attualmente in corso il riordino del fondo librario moderno, in attesa di locali adeguati per la sua conservazione. Si segnala, tra i nuclei intatti, la biblioteca personale di Padre Gino Ciolini, ancora custodita nel suo studio.
Recenti restauri di otto manoscritti e due volumi a stampa sono stati realizzati grazie ai fondi dell’8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, mentre il restauro di uno dei corali miniati è stato sostenuto dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana.
La Biblioteca Agostiniana “Padre Stanislao Bellandi” è oggi inserita nel portale BeWeb dei Beni Culturali Ecclesiastici ed è entrata a far parte del Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF). A breve inizierà la catalogazione online tramite il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), rendendo accessibile a studiosi e appassionati un patrimonio di straordinaria rilevanza.
La Biblioteca Convento Santo Spirito Firenze – Padri agostiniani è aperta nei giorni lunedì, martedì, giovedì, venerdì con orario 10-12 e 15-17. Il sabato con orario 10-12. Chiusura settimanale: mercoledì, domenica.
Chiusure: Triduo pasquale, luglio e agosto, festività natalizie 20 dicembre-8 gennaio
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